Alpecin-Fenix, Mathieu Van Der Poel ammette la fatica: “Non ho rimpianti, ma in futuro potremmo dover ripensare l’approccio”

Mathieu Van Der Poel non arriva come avrebbe voluto al Giro delle Fiandre 2021. Ad un giorno dal più importante (nonché ultimo) appuntamento della sua primavera, il leader di una Alpecin – Fenix che ha recentemente confermato la sua intenzione di proseguire molto a lungo al suo fianco ammette che la forma non sembra al momento essere quella delle scorse settimane. Vincitore della Strade Bianche e di due splendide tappe alla Tirreno – Adriatico, già alla Milano – Sanremo era sembrato meno brillante, venendo poi beffato alla E3 SaxoBank Classic prima di vivere una giornata difficile alla Dwars Door Vlaanderen, al termine della quale ha effettivamente ammesso le sue difficoltà. Un calando che non è chiaramente quello che si aspettava di vivere, anche se ovviamente non bisogna per questo pensare che domenica 4 aprile parta battuto, anche considerando che ci sono molti fattori che possono aver contribuito a queste difficoltà, partendo dal meteo che ha condizionato molti corridori mercoledì.

“Dopo la Tirreno ero un po’ stanco, ma nella E3 le cose andavano già molto meglio – spiega a WielerFlits – Quindi mercoledì penso che il caldo mi ha giocato uno scherzetto. Con la squadra abbiamo provato ad essere al meglio possibile in queste due settimane. Personalmente, mi sembra che le cose non vadano così bene come nelle due settimane in Italia, ma magari domenica la forma giusta tornerà. In questi giorni ho solo fatto un po’ di dietro moto e continuerò così. Non penso si possa cambiare granché tre giorni prima della corsa”.

Ovviamente, in molti osservano come gli sforzi alla Corsa dei Due Mari potrebbero essere stati eccessivi, in particolare con quel lungo assolo vittorioso nella quinta tappa. Una ipotesi che il campione neerlandese non scarta, pur spiegando che “già non avevo avuto la miglior base per iniziare la stagione, cosa che già si sapeva” visto che “iniziavo già con una buona forma”. Tuttavia, riconosce che “se devi andare a fondo in alcune occasioni e le tue fondamenta non sono buone, tutti sanno che puoi perdere un po’ della tua forma”.

Nello specifico, riguardo la lunga cavalcata vincente verso Castelfidardo riconosce che possa aver influenzato, ma di certo non è pentito: “Potrebbe essere, ma ho vinto ed è un bel premio di consolazione. Ad ogni modo, non rimpiango di averlo fatto e mi risulta anche difficile dire se questo mi ha costato alcune forze. Nelle ultime corse in Belgio non ho ritrovato le stesse gambe che avevo prima del blocco in Italia, ma spero ancora di poter avere un ruolo importante nel finale delle corse. Se così non dovesse essere dovremo iniziare a pensare a come approcciarci a questi aspetti in futuro. Ma, ripeto, non ho rimpianti. Sono molto felice anche della mia vittoria alla Strade Bianche, una corsa che volevo davvero vincere”.

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